1-hour-app project and randomChan

The 1-hour-app project is something I started to force myself learn android programming. It’s not a serious effort to make vendible apps, but more a concept that should stimulate myself to produce something creative fast, with simple ideas and easy implementation.

As you expect, the idea is to program an app from scratch to Play Store publishing in just 1 hour. This means that the main functionality of the app should be running in an hour, further improvement and updates are of course allowed, especially if I like the result when I’m done with the first development.

Actually I think that’s both funny and useful, or at least has been so far, with my first one-hour-app: randomChan.

The app is available on the Play Store, and was refined after first publishing. Of course, it’s kind of nonsense app, which I guess will be common when making apps with deadlines that tight.

update: Google decided the app was infringing someone’s intellectual property. I don’t know whose. In the future, I may reupload the app on a different app store.

QuiXXX removed from the Play Store

The android app Quixxx, which me and Marco Virgolin developed 10 months ago, was removed from the Play Store due to violation of intellectual property. I really don’t understand whose property we have been supposed to violate, as Google didn’t specify it in its automated email.

That was particularly sad, because the app was doing very well, despite having been made in three days as a joke. We had something like 4k downloads per day, and we were even earning something from the ads, and the statistics were still raising.

I think that this experience made me reflect on the potential which one has by being able to create apps and submitting them to the public this way. It’s incredible how simple (lucky?) it was to produce an app which got a decent user base in just some months and no further effort.

This is why I started a little project, ‘1-hour-app’ to force myself to learn android programming. I will talk about it in a later post.

Due parole e un’app sugli strani redirect sdc.tre.it sdcf.tre.it di Tre Italia

In questi giorni mi sono ritrovato a discutere con i centralinisti del servizio clienti di Tre Italia a proposito di strani redirect che mi succedevano navigando su rete 3 con il mio cellulare. In particolare, succedeva che il mio browser veniva a tutti gli effetti intercettato e rediretto ad un servizio che appartiene al dominio tre.it, el mio caso sdcf.tre.it, che redirigeva a siti pubblicitari.

Ricercando in rete l’indirizzo, ho trovato diverse persone che condividevano il mio stesso problema, così ho deciso di telefonare al servizio clienti per far chiarezza.

La prima telefonata è stata a dir poco futile, nella quale il (non troppo preparato) centralinista mi assicurava che l’indirizzo non aveva assolutamente a che fare con alcun servizio della Tre. La cosa è ovviamente e palesemente falsa, dal momento che è un indirizzo che appartiene al dominio tre.it, registrato dalla società in questione.

A questo punto ho deciso di scrivere sulla pagina facebook di assistenza clienti 3, ottenendo le prime informazioni:

screen_assistenza_tre_sdcf

 

Insistendo col servizio clienti, un’altra operatrice mi cerca di dare maggiori informazioni, ma nemmeno lei sa spiegare qualcosa a proposito di questi strani redirect. L’unica cosa che scopro è che sul mio conto sono stati addebitati 14 centesimi per visualizzazione di contenuti di “editoria mobile”, che sono riconducibili a testate giornalistiche che hanno stretto contratti con Tre Italia per addebitare automaticamente sul conto dei visitatori che accettassero di visualizzare le pagine con i loro articoli. L’operatrice mi assicura che quando queste pagine si presentano, da qualche parte deve essere specificato che il contenuto è a pagamento, e io di questo sono sicuro. Ma sono anche relativamente certo che non avrei mai accettato di pagare 7 o 9 centesimi per visualizzazione se ne fossi stato cosciente. Sento puzza di soldi facili per le testate giornalistiche e Tre.

Detto questo, chiedo che Tre non accetti mai in futuro addebiti sul mio conto che non siano relativi all’utenza telefonica, come ad esempio questi addebiti da siti quali corriere.it o repubblica.it. L’operatrice insiste che questo non è possibile, farfugliando qualcosa a proposito del fatto che Internet è libera. Devo dire che se anche Internet fosse libera, cosa di cui dubito sempre di più, Tre si sta impegnando in tutti i modi per evitare che sia così.

Finito questo piccolo sfogo, che racconta la mia esperienza con gli addebiti Tre, veniamo alla parte tecnica, che più si addice a questo blog. Ho provato a realizzare un’applicazione Android che, senza necessità dei permessi di root sul telefono, sia in grado di intercettare le chiamate ai servizi di tre.it riconducibili a pubblicità o addebiti indesiderati. Cercando in rete ho scoperto degli indirizzi sono usati da Tre per “servizi” che hanno (a mio avviso) come scopo principale quello di addebitare costi a utenti inconsci, e che si possono trovare preinseriti addirittura nei browser predefiniti dei telefoni brandizzati Tre. Tutto questo è un insulto alla clientela, se non si può già paralare di truffa.

L’applicazione che ho sviluppato serve ad intercettare eventuali redirect indesiderati del browser verso questi indirizzi:

sdc.tre.it

sdcf.tre.it

mobile.tre.it

portal.tre.it

L’applicazione è per ora in fase di test, potrebbe non funzionare bene e non in tutti gli scenari, ma è già qualcosa. L’ho già rilasciata sperando che possa funzionare almeno in parte per chi condivide questi problemi, soprattutto perchè anche cercando in rete, o chiamando il servizio clienti sembra che questi problemi non si possano risolvere altrimenti.

Ecco il link all’applicazione nel Google Play Store:

https://play.google.com/store/apps/details?id=it.nicassio.addebititreblocker

Update:

Aggiungo un link ad un relativo articolo di bastabollette.it che suggerisce anche un approccio legale al problema: https://bastabollette.it/telefonia/h3g/sdcf-tre-come-difendersi/

Android USB tethering and the Raspberry PI

Here’s a post I made on the Google Plus Raspberry PI community back in the 2012. Reading this again I remembered how actually useful has been and I didn’t want to get it lost 🙂
It explains how to easily share the internet connection of your Android phone with the Raspberry PI.

“I want to share something i found very interesting and useful in my first tests with the PI.

If you want your PI to access the Internet without ethernet or even outdoor, you can connect it to your android phone (it may/should work with other phones too) with the USB-microUSB cable, and then activate the USB tethering on the phone. This shoud create a new interface usb0, and simply typing ‘sudo dhclient usb0’ on the PI should get the ip from phone and use it as router. It works with both 3G and wifi connection active on the phone.

It can be useful to previously edit /etc/network/interfaces adding the line 
“iface usb0 inet dhcp”
in order to make it automatically get the ip when you plug the usb cable and activate the tethering.

Once the PI is connected, you can also connect to it from the smartphone, via ssh or whatever you want, because the phone and the PI are actually connected with ethernet over usb.
To discover the PI’s ip from the phone, you should use apps like Fing for android scanning the network 192.168.42.0/24 which in my tests (with a Samsung Galaxy Note with ICS) was the network used by the phone’s dhcp after connecting it to the PI.

It’s been very useful in my tests because simply editing the interfaces file made me able to control the PI from the smartphone and have it connected to the Internet, without needing a PC to configure anything.

I even managed to run an X server on the phone to display the graphics of applications executed on the PI, even if it was quite slow.

Hope it helps, and sorry for my bad english.”

HTML5 Android apps

Some days ago me and a classmate of mine (Marco Virgolin), due to a lack of serious things to do, developed a simple quiz game as a web app, then we included it in an android app using WebView.

I write this post just to keep track of the projects I’ve been doing.

Here’s the links for the Android apps (yes, we cloned the first and made a second one):

 

The original: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.quizdurello.quixxx

and the clone: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.quizes.quizdogs